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La giovinezza è sopravvalutata, di Paolo Hendel

Pubblicato il 21 giugno 2022 • Cultura , Teatro07026 Olbia SS, Italia

Le paure, le debolezze, gli errori di gioventù sommati agli ‘errori di maturità’ sono una continua occasione di gioco nel quale è impossibile non rispecchiarsi, ciascuno con la propria vita, la propria esperienza e la propria sensibilità, in una risata liberatoria.

Avvalendosi della preziosa e irrinunciabile complicità del coautore Marco Vicari e del regista Gioele Dix, Paolo Hendel si racconta con una sincerità disarmante e attraverso una esilarante carrellata di commenti di ‘utenti indignati’ sul web racconta l’Italia di oggi.

Quello che conta è mantenere viva, a qualsiasi età, la curiosità, l’interesse e la passione, come dimostra lo stesso Hendel che calca con fanciullesco entusiasmo e rinnovata energia il palcoscenico, sua seconda casa da ormai oltre trent’anni.

E se la giovinezza è in qualche modo sopravvalutata, non vuole essere frainteso e precisa: Sono comunque contento di essere stato giovane, mi sono trovato bene, mi è piaciuto e se mi dovesse ricapitare lo rifarei anche volentieri…

Paolo Hendel

Tutto è iniziato il giorno in cui ho accompagnato mia madre novantenne dalla nuova geriatra. In sala d’attesa la mamma si fa portare in bagno dalla badante. Un attimo dopo la geriatra apre la porta del suo studio, mi vede e mi fa: ‘Prego, sta a lei...’.”

Grazie a quell’incontro Paolo Hendel si rende conto che si sta “pericolosamente” avvicinando alla stagione della terza età e che è venuto il momento di fare i conti con quella che Giacomo Leopardi definisce “la detestata soglia di vecchiezza”. Lo fa a suo modo, in una sorta di confessione autoironica sugli anni che passano, con tutto ciò che questo comporta: ansie, ipocondria, visite dall’urologo, la moda dei ritocchini estetici e le inevitabili riflessioni, sia di ordine filosofico che pratico, sulla “dipartita” (“Meglio farsi cremare e diventare un diamante, secondo le più recenti tendenze, o far spedire le proprie ceneri con un razzo nello spazio”?).

Le paure, le debolezze, gli errori di gioventù sommati agli “errori di maturità” sono una continua occasione di gioco nel quale è impossibile non rispecchiarsi, ciascuno con la propria vita, la propria esperienza e la propria sensibilità, in una risata liberatoria. Utilizzando il linguaggio dello stand up comedy, avvalendosi della preziosa e irrinunciabile complicità del coautore Marco Vicari e del regista Gioele Dix, Hendel racconta con una sincerità disarmante non solo sé stesso ma anche un Paese, l’Italia, che, come dicono le statistiche, sta invecchiando inesorabilmente, tra “supernonni” che mandano avanti le famiglie e anziani medici in pensione richiamati al lavoro per mancanza di personale (“Di questo passo, quando il paziente dirà al medico ‘C’è da cambiare il pannolone’, si sentirà rispondere: ‘Quale? Il mio o il suo?’ ”).

PIAZZA DELLO SCOLASTICO
 
INGRESSO LIBERO E GRATUITO

RASSEGNA LETTERARIA SUL FILO DEL DISCORSO
X EDIZIONE
Direzione Artistica: Marco Eugenio Ronchi
Segreteria Organizzativa: Eliana Marotto, Antonello Budroni, Pier Luigi Campus
Assistenza e consulenza tecnica: Mauro Mibelli
Grafica, Social: Matteo Micozzi
Comunicazione: Cristina Marino
Immagine Grafica della Rassegna: Gianni Polinas

14 39 LA GIOVINEZZA

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