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Il sindaco Settimo Nizzi comunica gli aggiornamenti sui dati epidemiologici e sulle nuove prescrizioni.

Pubblicato il 28 ottobre 2020 • Comunicati Stampa , Emergenza

Il sindaco Settimo Nizzi ha tenuto ieri una conferenza stampa nella quale ha illustrato i dati relativi alla situazione epidemiologica nella città di Olbia e le novità rispetto al nuovo DPCM.

I numeri di Olbia. «Ci siamo mossi per avere la maggiore attendibilità possibile e abbiamo unito i dati che ieri, dopo 22 giorni, ci ha comunicato l’Ats a quelli del Mater Olbia. – afferma il primo cittadino – Attualmente abbiamo un totale di 182 persone positive al Covid-19 nel nostro Comune. Tre di queste sono ricoverate in ospedale, non in terapia intensiva. Noi pensiamo che questo numero non sia eccessivo rispetto alla situazione nazionale e deve spingerci a non abbassare la guardia ma, anzi, assumere comportamenti sempre corretti e rispettare le prescrizioni. Inoltre, è di fondamentale importanza che si continui a controllare in modo rigoroso che le persone positive restino nelle loro abitazioni. Questa è una priorità che abbiamo dato alla Polizia Locale, che sta svolgendo le verifiche quotidianamente».

DPCM. Il nuovo DPCM, vigente fino al 24 novembre p.v., incentiva il lavoro agile sia in ambito privato che pubblico. «Per adeguarci alla norma nazionale, - prosegue il sindaco - abbiamo approvato una delibera di giunta che regolamenta lo smart working nei nostri uffici, favorendolo il più possibile pur mantenendo livelli di efficienza ottimali».

In attesa dell’ordinanza regionale, Nizzi afferma: «Noi siamo assolutamente in linea con quanto stabilito dal Presidente della Provincia Autonoma di Bolzano, che ha deciso di spostare l’orario di chiusura delle attività di ristorazione. Chiudere alle 18.00 significa, nel nostro territorio, la morte certa delle attività: molte di esse non riaprirebbero mai più. Ho inviato un messaggio al Presidente Solinas per manifestare il mio appoggio rispetto allo spostamento dell’orario di chiusura, così come da lui stesso preannunciato. Non possiamo far morire di fame i nostri concittadini. Tenere aperto si può, se si rispettano le regole: invece che 100 posti a sedere, ad esempio, un ristorante dovrà ridurli a 50 per adeguarsi alla norma e garantire la distanza interpersonale».

Celebrazioni del 2 novembre. Confermata la Santa Messa delle 11.00 al cimitero nuovo dove ci sono ampi spazi, mentre non si effettuerà quella del pomeriggio al vecchio cimitero. «Per quanto riguarda la visita ai nostri cari estinti, esortiamo a rispettare tutte le prescrizioni, ovvero mantenere la distanza interpersonale di almeno un metro, igienizzarsi costantemente le mani ed indossare sempre in modo corretto la mascherina. Raccomandiamo inoltre di non baciare le lapidi o le foto dei nostri cari che ci hanno lasciati» conclude il sindaco.