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Mostra di Manet: master class e stazione temporanea di iperrealismo

Pubblicato il 9 luglio 2019 • Comunicati Stampa , Cultura

Procede al Mostra di Manet al Museo Archeologico di Olbia e gli eventi ad essa collegati. Si è svolta il 26 e 27 giugno la master class di disegno e pittura, tenuto da Max Mazzoli, docente della Scuola delle Arti Applicate “Dino Marchionni” di Villacidro. Grande entusiasmo da parte dei partecipanti, tanto che i posti disponibili si sono esauriti velocemente.

«La master class è andata benissimo. Ha suscitato grande entusiasmo ed è stata molto partecipata. – afferma l’assessore alla cultura Sabrina Serra – Si è trattato di un corso intensivo di 8 ore concentrate in due giorni. Il primo giorno la lezione si è basata su alcuni fondamentali del disegno: tratteggio e composizione della natura morta. Il secondo giorno si è passati alla pittura utilizzando varie tecniche: dal pastello agli acrilici, fino all’olio».

Sarà invece inaugurata mercoledì 10 luglio alle ore 11.00 e proseguirà fino all’11 luglio la “stazione temporanea dell’iperrealismo”, live performance, il vero dal vero-visti dipingere: l’artista realizzerà un dipinto iperrealista ed il pubblico potrà ammirare l’evoluzione dell’opera “in diretta”.

Con questi atti concreti di trasparenza realizzatoria, si intende mostrare al pubblico l’autenticità del lavoro, anche per fugare qualsiasi dubbio da eventuali trucchi o di dubbia realizzazione, come dipingere sulla foto riprodotta su tela con plotter (ammessa in un genere di pittura, ma non in quella iperrealista) il che modificherebbe il valore dell’opera, sia dal punto di vista artistico che di mercato.

«Si tratta di una grande occasione per ammirare un artista come Francesco Stile che, dal vivo, realizzerà un’opera. Invitiamo i nostri concittadini a partecipare – prosegue la Serra – Stile ama cimentarsi in una vera e propria rappresentazione didattica, mostrando apertamente le proprie virtù e l’autentico lavoro pittorico».

Per Stile si può coniare il termine “iperrealismo secondo natura”, per ciò che rappresenta ma soprattutto per lo straordinario stile pittorico, che fa di Francesco Stile un interprete che sa unire la tradizione della scuola napoletana, quella dei vedutisti e ritrattisti, all’innovazione tematica del neo-iperrealismo.