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Progetto Benvenuto Vermentino 2020. Sancito nella città piemontese il gemellaggio tra Barolo e Vermentino di Gallura.

Pubblicato il 16 agosto 2020 • Commercio , Comunicati Stampa

Nell’ambito delle iniziative relative al Progetto Benvenuto Vermentino 2020, il Comune di Olbia, insieme alla Camera di Commercio di Sassari e Promocamera, il Consorzio di Tutela del Vermentino di Gallura DOCG hanno accolto l’invito dell’Associazione “Collisioni” di Barolo per partecipare all’evento organizzato nel cortile del Castello di Barolo, che ha visto protagoniste alcune tra le migliori denominazioni vinicole e gastronomiche italiane, alle quali sono state associate DJ Set musicali dedicati ad artisti della storia musicale internazionale.

Dato il forte legame tra i vari territori, avviato nel 2018, Collisioni ha riservato la serata del 1 Agosto alla Sardegna per presentare al pubblico un gemellaggio tra il grande bianco della Sardegna - il Vermentino di Gallura DOCG - e il grande rosso piemontese - il Barolo DOCG.

«Abbiamo aderito volentieri all’'iniziativa, nata per sensibilizzare il pubblico a consumare italiano, specie in questa fase così delicata della nostra economia. L'obiettivo è ampliare la cultura sul mondo del vino raccontandola con appeal, in modo da essere recepita al meglio dal consumatore finale», afferma l’assessore al turismo e alle attività produttive Marco Balata.

«È stato un grande piacere ricevere a Barolo gli amici sardi, soprattutto quest’anno. – ha detto il sindaco Renata Bianco - Questi incontri sono volti a portare avanti le sinergie iniziate negli anni passati: ormai siamo nella globalità ed è fondamentale fare sistema per valorizzare le eccellenze che contraddistinguono l’Italia. Spero di poterci rincontrare in Sardegna alla prossima manifestazione per vivere le meravigliose eccellenze di questa regione, non solo enogastronomiche, ma anche naturalistiche».

Gavino Sini, presidente della Camera di Commercio di Sassari, ha evidenziato come «l’esperienza Covid ci ha costretti al distanziamento, ma ci ha anche insegnato che è possibile essere parte di una comunità “a distanza”. Il vino è il miglior social che sia mai esistito nei millenni ed è un prodotto che più di ogni altro riguarda i territori e i popoli, soprattutto quelli del Mediterraneo, essendo il risultato di connessioni, storia, cultura e tradizione, alle quali si aggiungono le competenze passate e quelle future».