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Luna di Giorno, le canzoni e i testi di Pier Paolo Pasolini

Pubblicato il 21 giugno 2022 • Cultura , MusicaVicolo della Refezione, 07026 Olbia SS, Italia

In occasione dei 100 anni dalla nascita di Pier Paolo Pasolini
la rassegna propone un recital tra parole e musiche dedicato al poeta, scrittore e regista scomparso
 dal titolo “Luna di Giorno”
con Elena Pau e Matteo Gazzolo
pianoforte e direzione musicale Ennio Atzeni
contrabbasso Alessandro Atzori
batteria Daniele Russo

I testi rappresentati costituiscono la testimonianza del lavoro compositivo di Pasolini nell’ambito della canzone, vissuta sempre all’interno di un processo di spettacolarizzazione: prima il cabaret caustico e brillante di Laura Betti e poi il cinema.

Non vedo perché sia la musica che le parole delle canzonette non dovrebbero essere più belle. Un intervento di un poeta colto e magari raffinato non avrebbe niente di illecito. Personalmente, credo che mi interesserebbe e mi divertirebbe applicare dei versi ad una bella musica, tanto o samba che sia.

La vulgata odierna su Pasolini è spesso concentrata sull'aspetto profetico della sua opera e del suo lavoro. Il grande poeta e cineasta, ci ha lasciato una lucida descrizione del "nuovo fascismo", più volte ripresa nei decenni successivi alla sua scomparsa, spesso anche a fini del tutto strumentali.

Il suo essere del tutto fuori dalle rigide categorie di appartenenza politica ed ideologica, può far manifestare ancora molte sorprese nell'uso della voce di Pasolini, che avviene da parte di appartenenti alle più diverse estrazioni politiche e ideologiche. Perché questa sua unicità fuori da ogni schema acquisito dalla cultura? Questa domanda mi sono posto nel tentativo di fare uno spaccato della sua personalità, mentre cercavo i testi per "Luna di Giorno".

Quali testi scegliere per descrivere questo uomo tanto eccezionale da sfuggire tutt'ora ad una univoca definizione? I suoi articoli e scritti appassionati e lucidi, si sarebbero prestati certo meglio ad una teatralizzazione, al conflitto necessario alle dinamiche della scena.

Ad esempio: "L'italia sta marcendo in un benessere che è egoismo, stupidità, incultura, pettegolezzo, moralismo, coazione, conformismo: prestarsi in qualche modo a contribuire a questa marcescenza è, ora, il fascismo. Essere laici, liberali, non significa nulla, quando manca quella forza morale che riesca a vincere la tentazione di essere partecipi a un mondo che apparentemente funziona, con le sue leggi allettanti e crudeli. Non occorre essere forti per affrontare il fascismo nelle sue forme pazzesche e ridicole: occorre essere fortissimi per affrontare il fascismo come normalità, come codificazione, direi allegra, mondana, socialmente eletta, del fondo brutalmente egoista di una società."

Le scelte fatte cercano l'uomo che pensa, il capire come pensa, come guarda il mondo e sé stesso, come il suo sguardo si tramuta poi in parole, analisi, e quindi perfino profezia: questo uomo sta nella poesia di Pasolini. Essa è una sorta di voce in un confessionale, estremamente lucida, straziante a volte, sempre disposta ad esporsi, nuda, davanti allo specchio, impietosa e attenta, onesta, soprattutto onesta con sé stessa, espressa con il coraggio di un gigante e la lama di un rasoio sulla lingua.

Egli è tutto poesia, la sua opera è tutta poesia, e in "Luna di Giorno" proprio i temi della sua poetica sono, per questo motivo, tutti rivolti alla cortese attenzione degli spettatori, con la speranza di un nuovo incontro con questa voce ancora viva, libera e imprendibile dalle maglie del tempo.

 

PIAZZA DELLO SCOLASTICO
 
INGRESSO LIBERO E GRATUITO
 
RASSEGNA LETTERARIA SUL FILO DEL DISCORSO
X EDIZIONE
Direzione Artistica: Marco Eugenio Ronchi
Segreteria Organizzativa: Eliana Marotto, Antonello Budroni, Pier Luigi Campus
Assistenza e consulenza tecnica: Mauro Mibelli
Grafica, Social: Matteo Micozzi
Comunicazione: Cristina Marino
Immagine Grafica della Rassegna: Gianni Polinas

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