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Grave situazione Pronto Soccorso dell’Ospedale Giovanni Paolo II di Olbia. Il sindaco Settimo Nizzi scrive ai vertici di Regione e ATS per risolvere la questione.

Pubblicato il 7 luglio 2021 • Comunicati Stampa , Emergenza

Il sindaco Settimo Nizzi ha inviato questa mattina una nota al Presidente della Regione Christian Solinas, all’assessore regionale alla sanità Mario Nieddu, al Commissario Straordinario ATS Massimo Temussi, al Commissario ASSL Olbia Franco Logias, alla Direttrice Sanitaria ASSL Olbia Elvira Anna Solinas e, per conoscenza, ai rappresentanti del nostro territorio in Regione. «Facendo seguito alle mie numerose precedenti istanze verbali ed alle frequenti segnalazioni ricevute da residenti e da turisti in ordine alla gravissima situazione patita dal Pronto Soccorso dell’Ospedale Civile Giovanni Paolo II di Olbia, questa mattina mi sono personalmente recato presso il suddetto Pronto Soccorso per meglio verificare lo stato dell’arte. – scrive Nizzi - Ho, purtroppo, potuto constatare con i miei occhi la, a dir poco, precaria situazione nella quale si vedono costretti ad operare i sanitari, il personale paramedico e gli operatori OSS assegnati al Pronto Soccorso cittadino. Nelle sale dei pazienti in trattamento vi erano 10/12 persone, chi sulle brande, chi sulle sedie, assembrate in una saletta di piccolissime dimensioni».

«Non è assolutamente tollerabile una siffatta gestione del personale impiegato nel Pronto Soccorso che vede un numero di soli 9 (nove!!) medici costretti a coprire i turni dei Pronto Soccorso di Olbia, La Maddalena e Tempio Pausania. – incalza il primo cittadino - Gli stessi medici che per contratto collettivo nazionale dovrebbero essere impiegati per 36 ore settimanali sono invece impegnati in 48/60 ore a settimana oramai da parecchio tempo. Capita sovente che i medici in turno si trovino a smontare dal Pronto Soccorso di Olbia alle ore 08.00 per fine servizio per poi ritrovarsi assegnati alle ore 20.00 del medesimo giorno in un diverso Pronto Soccorso (La Maddalena, Tempio Pausania). E non è possibile sottacere il fatto che coloro che accedono al Pronto Soccorso di Olbia si trovano allo strato attuale a dover sopportare file di ore, spesso sotto il sole cocente, in condizioni di estremo disagio per l’assenza di aree di attesa poste all’ombra o quantomeno confortevoli».

«Sono pertanto a chiedere che venga posto immediato rimedio a questa disastrosa situazione onde scongiurare il pericolo che si possa giungere alla chiusura del Pronto Soccorso per l’impossibilità del personale assegnato di poter svolgere il proprio compito sanitario nei modi e nei tempi che la normativa di settore prevede. Auspico, perciò, un immediato intervento finalizzato a trovare una soluzione a quanto sopra esplicitato, anche in considerazione dell’elevato numero di turisti che in questo periodo dell’anno soggiorna ad Olbia e che mai vorrei dovesse rinunciare a trascorrere le vacanze nella nostra città, prediligendo altre mete, a causa del carente servizio sanitario offerto. E’ evidente che un territorio caratterizzato da un servizio sanitario insufficiente diventa infatti meno appetibile in termini di affluenza turistica, con l’ovvio risultato di una cattiva promozione e la consistente generale perdita di competitività e di opportunità economiche. In ultimo, mi corre l’obbligo di ricordare che nella recente riunione tenutasi presso il Consiglio Regionale della Sardegna, alla presenza dei Sindaci della Gallura, si sarebbe dovuta adottare una deliberazione di indirizzi concernente gli accessi ai servizi di Pronto Soccorso maggiormente esposti al rischio di inefficienze per l’elevato numero di utenti. Affinché alle parole seguano fatti concreti, questa amministrazione resta in attesa del provvedimento di indirizzo promesso e degli atti ed azioni conseguenti» conclude il sindaco.