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Emergenza Coronavirus. "Ascoltate solo i canali di informazione ufficiali e attenetevi con rigore alle prescrizioni".

Pubblicato il 13 marzo 2020 • Comunicati Stampa , Emergenza

Un’unica voce sull’emergenza. E informazioni ai cittadini chiare, dettagliate, e con un obiettivo principale: contenere quanto più possibile i contagi da Coronavirus per uscire presto da questa situazione.

È questa la linea che sta tenendo il Comune di Olbia, così come spiega il sindaco Settimo Nizzi: «È fondamentale dare credito solo ai canali di comunicazione ufficiali, girano moltissime fake news alle quali non bisogna dare seguito. Non diffondete notizie provenienti da fonti non accertate. Sulla mia pagina facebook continuerò a pubblicare video ogni qualvolta si renderà necessario. Inoltre, già da diversi giorni, abbiamo attivato la voce “Emergenza Coronavirus” sulla home page del sito istituzionale www.comune.olbia.ot.it. Qui troverete sempre le informazioni aggiornate, gli avvisi e tutta la documentazione relativa all’emergenza».

«Ieri il Governo ha assunto misure ancora più restrittive. – prosegue il primo cittadino - Noi siamo d’accordo. La situazione è grave e dobbiamo seguire alla lettera le prescrizioni. Solo così, potremo tornare presto alla nostra vita normale. Adesso restiamo a casa. Usciamo solo in caso di necessità e rientriamo immediatamente. Chi può, lavori da casa. Manteniamo la distanza interpersonale di un metro. Gli uffici comunali sono aperti, ma evitate di andarci, abbiamo pubblicato i recapiti».

«I sintomi riconducili al Coronavirus sono sintomatologia da infezione respiratoria e febbre maggiore di 37,5° C. Per ogni dubbio sulle proprie condizioni di salute, o rispetto al comportamento da adottare per evitare possibili contagi, non bisogna recarsi al pronto soccorso, ma restare a casa e contattare i numeri telefonici: 800311377, oppure 1500, oppure 118. È stata attivata anche l’e-mail info.viaggicovid19@atssardegna.it»

«È di vitale importanza che ogni nostro concittadino osservi le prescrizioni con il massimo rigore al fine di salvaguardare la propria salute, quella dei propri cari e di tutta la comunità» conclude Nizzi.