Il Comune di Olbia entra a far parte della Fondazione Giovanni Michelucci. Dopo l’approvazione da parte del Consiglio comunale, il Consiglio di amministrazione della Fondazione ha ratificato formalmente l’adesione della città sarda, che acquisisce lo status di socio fondatore.

I due enti hanno sottoscritto fin dal 2017 un Protocollo d’Intesa per il raggiungimento di obiettivi comuni volti non solo al riposizionamento funzionale del teatro di Olbia, ultima opera progettata dall’Architetto fiorentino, ma anche a sviluppare attività di inclusione sociale attiva e di promozione culturale.

«Far parte della Fondazione Michelucci non può che portare benefici alla nostra città. – afferma il sindaco Settimo Nizzi - La collaborazione tra pubblico e privato è decisamente un fatto positivo: si pone infatti come un interessante strumento per intercettare nuovi interlocutori nella realizzazione degli obiettivi istituzionali, garantendo, come in questo caso, una conduzione partecipata e condivisa dell’interesse pubblico perseguito. Siamo certi che la Fondazione, forte della sua esperienza nel campo della ricerca urbanistica, architettonica e dell’habitat sociale, continuerà a fornire un supporto sempre più significativo alla nostra amministrazione nelle attività di progettazione in materia di rigenerazione urbana e inclusione sociale che portiamo avanti da tempo con le attività dell’Iti Olbia e degli atri programmi dedicati».

Silvia Botti, Presidente della Fondazione Giovanni Michelucci, così commenta: «Siamo felici di accogliere il Comune di Olbia tra i soci fondatori della Fondazione Giovanni Michelucci. Questa adesione ha per noi un fondamentale valore strategico perché rappresenta un salto di scala territoriale, proiettandoci in una dimensione costitutiva nazionale e in un ambito operativo che guarda all’Europa e alla sua programmazione».

Andrea Aleardi, Direttore della Fondazione, aggiunge: «Lo stretto e proficuo rapporto che ci lega a Olbia dal 2017, sempre accompagnato da una viva stima e riconoscimento di impegno e competenze reciproci, si arricchisce oggi anche di nuove opportunità progettuali sui temi della Fondazione, tra ricerca sociale, patrimonio culturale, formazione e sperimentazione».

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