Tutela dell’ambiente e qualità della vita. Il sindaco Settimo Nizzi ricorda le ordinanze vigenti.
Pubblicato il 13 luglio 2024 • Comunicati Stampa
L’amministrazione comunale di Olbia ricorda che sono sempre vigenti le ordinanze volte a tutelare l’ambiente, il decoro urbano e la qualità della vita in città.
«Siamo entrati nel pieno della stagione turistica, è bene ricordare quindi che nelle spiagge e in tutte le aree a maggiore tutela naturalistica è vietato di utilizzo della plastica monouso per evitare che tali elementi si disperdano nell’ambiente creando degrado e inquinamento» afferma il sindaco Settimo Nizzi. Nello specifico, l’ordinanza fa riferimento al divieto di utilizzo di tutti gli oggetti di plastica usa e getta come ad esempio bottiglie, bicchieri, piatti, posate, sia sugli arenili che nelle aree verdi e nei parchi, così come nelle piazze che nei pressi dei siti archeologici.
«Sempre per tutelare l’ambiente e il benessere di tutte le persone in vacanza e dei nostri concittadini che si concedono giusti momenti di relax, ricordiamo che è fatto divieto di fumo nell’ambito di 8 metri dalla battigia di tutte le spiagge ricadenti nel territorio comunale» prosegue il Primo Cittadino. L’ordinanza prevede inoltre il divieto di gettare rifiuti prodotti da fumo sul suolo e nelle acque.
Analoga prescrizione per quanto riguarda i dehors dei locali pubblici: divieto assoluto di fumo, anche di sigarette elettroniche, negli spazi esterni di bar, ristoranti e hotel.
«Ricordiamo inoltre – afferma ancora Nizzi - che, in occasione di eventi pubblici e privati, feste e ricorrenze, è vietato il rilascio di palloncini, anche se in materiali biodegradabili, che possano disperdersi senza controllo nell’ambiente». L’ordinanza si riferisce nello specifico a palloncini riempiti con gas più leggeri dell’aria che non siano ancorati al suolo o ad un oggetto di peso sufficiente ad impedirne la dispersione. Il divieto è esteso anche a nastri colorati, lanterne cinesi e a tutti gli altri dispositivi che possano arrecare danno all’ambiente.