Programma per la transizione energetica del Comune di Olbia
Pubblicato il 17 dicembre 2024 • Comunicati Stampa
Nessuna area idonea nel territorio comunale per posizionare le pale eoliche a Olbia, ma una valida alternativa per produrre energia pulita da distribuire in città: pannelli fotovoltaici installati sui posteggi pubblici e sui tetti degli edifici . Il Programma per la transizione energetica del Comune di Olbia è stato presentato in conferenza stampa dal sindaco Settimo Nizzi, approvato dalla giunta comunale, corre veloce, tant’è che il primo dei due progetti previsti, quello che riguarda i posteggi in zona Basa, è già stato finanziato con un milione di euro. A queste economie, ne verranno aggiunte altre man mano che il Programma procederà. L’investimento genererà un risparmio di un milione di euro all'anno sulla spesa per l'energia consumata dagli immobili comunali, il più energivoro la sede di via Garibaldi.
La soluzione dell’amministrazione è green a tutto campo: oltre a contribuire alla riduzione delle emissioni di gas serra, il programma ha l'obiettivo di limitare il consumo di suolo e di riqualificare spazi spesso trascurati. Inoltre, per ogni pianta che sarà necessariamente estirpata per lasciare spazio alle pensiline saranno rimpiazzati dieci alberi nell'ottica delle azioni di riforestazione urbana previste dal Comune per concorrere ad abbattere le emissioni di CO2.
«Stiamo procedendo con fatti concreti: dopo aver espresso la ferma opposizione all'installazione di pale per la produzione di energia eolica a terra, abbiamo lavorato per predisporre il Programma che produrrà energia pulita tramite la realizzazione di pensiline fotovoltaiche nei parcheggi comunali e attraverso la realizzazione di impianti fotovoltaici sulle coperture degli edifici pubblici. L'energia sarà prevalentemente utilizzata per l'autoconsumo degli immobili comunali. La parte restante sarà messa a disposizione dei cittadini che aderiranno alla Comunità energetica rinnovabile», ha spiegato Nizzi. Primo passo, dunque, la costituzione di una fondazione, la cui maggioranza sarà nelle mani del Comune, per istituire la Cer.